Skip to main content

Il piano Transizione 4.0 trova spazio nella bozza del Disegno di Legge di Bilancio 2022, disponendo una proroga triennale per i beni strumentali e ottenendo una riconferma del credito d’imposta per il periodo 2022 – 2025, anche se in forma ridotta.

La percentuale del credito d’imposta spettante scenderà, infatti, progressivamente a partire dal 1° gennaio 2023, mentre non è prevista la proroga dell’ex super ammortamento, così come del bonus formazione 4.0.

Si è cercato un compromesso tra un’estensione del periodo in cui è possibile usufruire dell’incentivo e la portata del beneficio stesso che, di fatto, prevede una rimodulazione importante delle aliquote.

Il passaggio sarà graduale: dal 1° gennaio 2023 il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 verrà sostanzialmente dimezzato rispetto alle aliquote previste per il 2022.

I vantaggi e le modifiche nello specifico

Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232).

A partire dal 1° gennaio 2022 è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 40% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per investimenti da 10 a 20 milioni di euro

Dal 1° gennaio 2023, il credito d’imposta passa:

  • Al 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • Al 10% del costo per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro
  • Al 5% del costo per investimenti da 10 a 20 milioni di euro

Anche per i beni immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 indicati nell’allegato B della Legge di Bilancio 2017 è prevista una diminuzione graduale del beneficio.

  • Aliquota del 20% del costo (fino al limite massimo di 1 milione di euro) per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023
  • Aliquota del 15% per il 2024
  • Aliquota del 10% per il 2025

Nessuna proroga, invece, per il credito d’imposta per i beni strumentali tradizionali (l’ex superammortamento), diversi da quelli ricompresi nell’Allegato A, che sono incentivati quest’anno nella misura del 10% e per il 2022 del 6%, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. La misura si chiuderà a giugno 2023 (possibilità concessa però solo in caso di accettazione dell’ordine da parte del venditore e pagamento dell’acconto entro il 31 dicembre 2022).

Non è stato infine prorogato anche il bonus formazione 4.0 che, stando all’attuale versione del DdL di Bilancio 2022, si fermerà al 31 dicembre 2022.

Si resta in ogni caso in attesa del testo ufficiale per le dovute conferme e/o ulteriori novità.

Come interviene Mixa

01

Consulenza iniziale

02

Sistemi di interconnessione

03

Perizie

04

Industria 4.0 «ready» per produttori di macchine/impianti

Scopri come Mixa
può esserti di supporto
sul tema Industry 4.0

Leave a Reply