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Cos’è il database SCIP

L’ECHA, l’agenzia europea per le sostanze chimiche, ha creato questo database pubblico dove vengono inserite importanti informazioni sulle sostanze potenzialmente preoccupanti (SVHC) utilizzate nell’intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali, inclusa la fase di smaltimento in quanto rifiuti.

Si tratta di uno strumento molto utile per operatori e consumatori, sempre più attenti e consapevoli nei loro acquisti.

La notifica SCIP e i dati raccolti consentono, poi, alle autorità di monitorare l’uso di sostanze che destano preoccupazione e avviare azioni adeguate.

Quali informazioni devono essere comunicate

Sul fronte della notifica SCIP, i fornitori di articoli devono comunicare all’ECHA le seguenti informazioni:

  • dati che consentano l’identificazione dell’articolo (nome, marca, EAN, …);
  • categoria di prodotto (codice TARIC);
  • il nome, l’intervallo di concentrazione e l’ubicazione delle sostanze presenti nell’elenco delle sostanze presenti nell’articolo in questione (tipo di materiale o miscela, nome chimico della sostanza SVHC);
  • altre informazioni che consentano l’uso sicuro dell’articolo, in particolare che ne garantiscano la corretta gestione quando viene convertito in rifiuto.

Le segnalazioni inviate (più di 6 milioni fin d’ora) riguardano principalmente le seguenti sostanze:

  • piombo
  • monossido di piombo
  • triossido di piombo-titanio
  • acido silicico, sale di piombo
  • dodecacloropentaciclo

Il database SCIP contiene, dunque, informazioni sulle sostanze preoccupanti (SVHC) così come indicato dall’art 57 del regolamento REACH.

Rientrano in questa categoria le sostanze:

  • riconosciute come cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione (CMR);
  • persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT);
  • molto persistenti, molto bioaccumulabili (vPvB) o con proprietà di interferenti endocrini.

L’obbligo di presentare la notifica SCIP riguarda TUTTI gli articoli immessi sul mercato europeo contenenti una o più sostante di cui all’elenco SVHC (sostanze altamente preoccupanti) in una concentrazione superiore a 0,1 % peso/peso.

Le informazioni da fornire all’ECHA sono dovute da CHIUNQUE produca o assembli nell’Unione Europea e da chi importa, sia componenti che articoli finiti.

Il regolamento REACH

Non abbiamo ancora approfondito l’argomento relativo al regolamento REACH.

Vediamo cos’è e a cosa serve.

Si tratta di un regolamento introdotto dall’UE a tutela di quelle categorie di lavoratori che si trovano a dover utilizzare sostanze chimiche talvolta potenzialmente pericolose per la salute e la vita.

Il regolamento, infatti, prevede la registrazione di tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nell’Unione Europea che superino la quantità di una tonnellata per anno.

Cosa prevede il regolamento REACH?

Nei suoi 141 articoli e 17 allegati tecnici, il regolamento prevede:

  • L’istituzione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
  • La registrazione di una sostanza chimica.
  • La valutazione da parte dell’ECHA della sostanza registrata.
  • L’autorizzazione all’utilizzo di sostanze particolarmente pericolose.
  • L’accesso del pubblico alle informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche.
  • L’attività di controllo e vigilanza da parte degli stati membri per garantire il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento.

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Mixa a supporto delle aziende

La notifica SCIP può porre molti interrogativi, trattandosi di una materia ostica e di un obbligo inserito solo di recente.

Per questo affidarsi a professionisti non è solo utile, ma indispensabile.

Mixa è al fianco delle aziende supportandole in maniera professionale nelle varie fasi di adeguamento

L’intervento di Mixa

  • controllo dei prodotti e valutazioni sulla completezza/correttezza delle informazioni ricevute dal fornitore
  • categorizzazione dei fornitori (se provenienti da paesi UE o Extra UE)
  • rapporto diretto con enti certificatori e di controllo
  • se necessaria analisi dei prodotti e delle componentistiche (attività per la quale ci avvaliamo di laboratori esterni altamente sofisticati)
  • individuazione dei prodotti che richiedono l’inserimenti nella banca dati SCIP
  • notifica SCIP
  • comunicazione del risultato finale al cliente

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